Marco D’Agostin raggiunge Ramallah per una residenza di riallestimento, un workshop e la presentazione di un suo spettacolo. Durante la sua permanenza infatti l’artista ha avuto a disposizione il supporto del Festival per riportare in scena “Everything is ok”; parallelamente, ha proposto ad artisti locali ed ospiti del festival un momento di scambio pratiche dedicato a corpo e memoria.

“Ultimo tramonto su Ramallah.
La luce indora l’aria.
Da lontano i grattacieli di Tel Aviv ci ricordano che non partono solo aerei ma anche missili. Che qui i confini sono una roba vera e pesante che non si attraversa. 

Spettatori in controluce dopo l’uscita da teatro.
Andare ancora a teatro. Andare sempre a teatro. Danzare su tutte queste ombre pesanti, questi tonfi, questi dolori. Ancora un tramonto, ancora danzare.”