Ruggero Franceschini è stato ospite a Chengdu, in Cina, per una residenza di due settimane presso l’A4 Residency Art Centre, dove ha lavorato al suo spettacolo ANTHOLOGY OF SUPERFLUOUS ACTIVITIES e ha tenuto un workshop di tre giorni, “Life/Performance – Superfluous Activities”, in cui i partecipanti hanno esplorato Luxelakes e le aree circostanti.

Ho conosciuto gli artisti Anqi Zhao e Ray-Pei Yu frequentando insieme a loro la laurea magistrale in Performance Design and Practice presso la Central Saint Martins University, Londra, fra 2017 e 2019. Durante il corso abbiamo creato insieme performance site-specific con la partecipazione del pubblico, a Londra, ma anche in Italia (Polverigi, Milano) e in Grecia (Atene). Una volta concluso il corso, abbiamo iniziato il progetto “ANTOLOGIA DI ATTIVITA SUPERFLUE” assieme ad altri artisti, con una residenza di due settimane a Taipei, Taiwan, presso il 435 Banqiao Art Center, a novembre 2019.
La pandemia ha interrotto il progetto dopo la prima residenza. Anqi Zhao, Ray-Pei Yu ed io abbiamo continuato a lavorare parallelamente, fino a che non siamo stati invitati dall’A4 International Art Center di Chengdu, Cina, a continuare il progetto. 

La residenza, di circa due settimane, ha avuto luogo a ottobre 2023. L’idea era di continuare a lavorare sul trattato scritto nel XVII secolo da Wen Zhenheng che descriveva  attività dei letterati dell’epoca come camminare di notte, fare dei sonnellini, osservare i dipinti… Il lavoro consisteva nell’invitare un piccolo gruppo di persone a sperimentare queste attività superflue nello spazio pubblico, generando dunque delle azioni performative, per un pubblico di passanti.

A Chengdu abbiamo creato una versione locale completamente nuova, incorporando le caratteristiche uniche del modo in cui la gente passa il tempo libero in questa città della provincia dello Sichuan. Una città famosa per la rilassatezza dei suoi abitanti, per le lunghe ore trascorse nelle case da te, per i giardini zoologici che proteggono i panda, per il tempo passato a tavola a mangiare cibo piccante: un luogo perfetto per le attività superflue.

Eravamo inoltre alloggiati nei pressi del museo, che si trova nel quartiere New Tianfu, di nuova costruzione, ai limiti della città: una zona particolarmente interessante da esplorare, priva di storia e di identità locale rispetto al centro storico, in cui gli edifici sono sorti recentemente tutti assieme.

La residenza é culminata in un laboratorio di tre giorni aperto a persone locali dove abbiamo condiviso la nostra pratica artistica, e i percorsi attraverso due parchi della zona, dove applicare, a volte metaforicamente, a volte letteralmente, le attività superflue suggerite da Wen Zhenheng.

Al termine della residenza il museo ha presentato i vari lavori, nostri e degli altri artisti, con un evento Open Studio, nel quale abbiamo presentato un vero e proprio manuale di istruzioni video, foto, e la nostra versione stampata a rotolo dell’Antologia di Attività Superflue di Wen Zhenheng.

 

L’esperienza e stata molto positiva: il supporto di Crossing The Sea e stato vitale per concretizzarla, e mi ha permesso di proseguire un progetto artistico valido che aveva particolarmente sofferto le conseguenze della pandemia. A4 International Art Center, nella persona della curatrice Caicai Liyuan e delle sue assistenti, mi ha seguito con cura e supporto dall’inizio alla fine della residenza, rispondendo celermente ed efficacemente a tutte le mie necessita, creando un ambiente di lavoro e scambio culturale aperto, fertile e misto.