Francesca Cinalli e Paolo De Santis sono stati ospiti di Shangai International Dance Center (Cina) per due settimane nell’ agosto 2019 prendendo parte a due diversi eventi: Youth Dance Festival and Competition e China Dance Biennale.
Lo Youth Dance Festival and Competition è un concorso di danza riservato a gruppi e scuole di danza provenienti da Shanghai e aree limitrofe, come Taipei e Macao, per giovanissimi dai 7 ai 15 anni. Francesca e Paolo Sono stati giudici della Competition, visionando oltre 70 spettacoli, insieme ad ospiti locali e internazionali; hanno poi selezionato 24 giovanissimi per un laboratorio, sperimentando con questo target particolare la loro ricerca artistica sull’acqua, con presentazione finale al pubblico col titolo “Water-drops”. La presentazione ha riscosso un grande successo ed è stata quindi presentata eccezionalmente anche durante la Biennale.
Durante la Dance Biennale, hanno tenuto un nuovo workshop, stavolta per danzatori professionisti, che ha permesso loro di entrare in contatto con la realtà artistica di Shangai e della Cina. Sono stati inoltre ospiti degli eventi della Biennale e hanno avuto modo di conoscere operatori e artisti, stringendo nuove relazioni.

Durante le due giornate di Competition, ci siamo fatti un’idea del modello formativo e della disciplina rigorosa adottata dalle scuole di danza in Cina: dai pezzi presentati è emersa in generale una forte tecnica di base di ogni allieva danzatrice-danzatore improntata ad una robusta preparazione ginnico-atletica ed un legame molto forte con le radici espresse soprattuto nei pezzi di danza tradizionale cinese presentati con grande orgoglio e senso di appartenenza alla repubblica popolare cinese. In alcuni pezzi abbiamo inoltre osservato lo sguardo proiettato verso l’Occidente commerciale, con una forte influenza televisiva.
L’incontro che più ci ha affascinati è stato quello con la danza tradizionale cinese: in essa si fondono i codici della danza classica, dell’arte marziale e del gesto virtuoso. Durante il lavoro al Training Camp, abbiamo provato a mixare i loro codici di riferimento all’interno di una scrittura coreografica semplice ma ricca di dettagli in rapporto con la musica, i suoni e le voci dei bambini.
Abbiamo avuto il piacere di incontrare molti programmatori internazionali (Germania, Francia Inghilterra, Bulgaria, Portogallo, China, Giappone) e di ascoltarne il pensiero in appositi panel di discussione sullo stato della danza contemporanea in Cina e su cosa si debba intendere per contemporaneo. La direttrice artistica Sabrina Chen Li ci è sembrata molto aperta a possibilità di scambi con partner europei in grado di sviluppare nella pratica del corpo i linguaggi della contemporaneità anche in Cina.