Luna Cenere è stata ospite di Hong Kong Art Festival per due settimane nel dicembre 2019 all’interno del Cattle Depot Lab, spazio di residenza e formazione.
L’artista ha realizzato un percorso di scambio pratiche con gli artisti locali, volto a condividere le sue metodologie e poetiche artistiche e a confrontarsi con la sensibilità del pubblico e dei partecipanti al lavoro. Il percorso è stato condiviso con Ilenia Romano, anch’essa ospite nelle stesse date e con la stessa proposta di attività.
Io e Ilenia abbiamo lavorato insieme i primi due giorni, dividendo gli orari di lavoro ma entrambe seguendo il lavoro dell’altra. Non ci eravamo mai incontrate e abbiamo approfittato di questo tempo non solo per conoscere gli artisti locali, ma anche per conoscerci noi, che viviamo nello stesso paese ma non avevamo mai avuto modo di lavorare insieme. Instaurare questo clima di condivisione a 360 gradi per me è stato molto importante e ci ho tenuto a mantenerlo vivo anche quando poi i due percorsi hanno preso la propria strada indipendente.
In questo momento i giovani di Hong Kong attraversano una fase personale e intellettuale particolare e immagino che i giovani artisti siano ancora più coinvolti di altri nell’osservazione critica di ciò che accade. C’è una fondamentale coerenza nel modo in cui affrontano la vita sociale e la ricerca artistica ed questa è emersa nelle nostre conversazioni. Ho scoperto la loro indole irrequieta, la voglia di mettersi in discussione alla pari, di emergere e di essere parte attiva di un cambiamento. Mi hanno raccontato dei mesi precedenti, della loro vita in città, abbiamo messo a confronto le nostre generazioni. Questo è stato un punto fondamentale. Abbiamo cominciato a pensarci come generazione.
Il pubblico presente era molto partecipe e attento. Tante sono state le domande e le riflessioni che sono emerse. Questo per me è stato un segno più che positivo perché in quella stanza c’are tantissima attività e partecipazione critica. Sono stata molto felice e soddisfatta della restituzione e del lavoro che i ragazzi hanno fatto durante tutto il periodo. Alcuni di loro erano riusciti ad entrare in perfetta sintonia con la ricerca e il mio desiderio oggi è quello di poter intraprendere un processo di ricerca con questi due artisti in particolare. Vorrei poter ricambiare la cura e la generosità con la quale sono stata accolta nella loro realtà accogliendoli a mia volta in Italia. Spero che questo sarà possibile.