Edoardo Ripani si forma come attore prima nelle Marche, con il teatro indipendente Aikot 27, poi in giro per il mondo, grazie alle esperienze con Jim Slowiak, Jairo Cuesta, Marco Sgrosso, Elena Bucci, Philippe Gaulier, Norman Taylor e Mariangela Gualtieri. Nel 2006 si laurea in DAMS Teatro presso l’Università di Bologna e nel 2011 ottiene il Master in Performance presso l’Università di Macerata. Colleziona esperienze con diverse compagnie, soprattutto nel campo della ricerca, tra le quali Nessunteatro (Finalista Premio Scenario 2011), Pantakin, Vicolo Corto, Urban Lies, theatropo, progetto Cuoredebole (vincitore premio “Made in Marche 2013”), K.A.K., Unie de Zorgelozen, Nico Boon/Arsenaal in diversi paesi europei. Dal 2012 al 2020 lavora come attore associato e docente all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles. Negli ultimi anni sviluppa la propria pratica teatrale concentrandosi su un approccio documentaristico, con evidenti riferimenti alla storia, una delle sue più grandi passioni. Affronta ogni argomento da un punto di vista quasi scientifico, utilizzando e combinando materiale documentario (articoli, testimonianze, fatti reali) per poi tradurli in forma teatrale. Contestualmente si indirizza verso un lavoro che supera i confini della black-box teatrale e coinvolge attori non necessariamente professionisti. La sua ricerca si concentra su comunità e narrazione.
Attivo in progetti partecipativi nelle periferie di Bruxelles, con il Centro d’Azione Sociale Italiano di Anderlecht (associazione che lavora da quasi cinquant’anni con i migranti italiani in Belgio) e con la piattaforma Transfocollect di Schaerbeek (spazio di espressione teatrale per giovani e meno giovani brussellesi con un background migrante ma non solo).
Docente al RITCS di Bruxelles per il workshop di documentario “Transversaal”, che fa incontrare studenti di diverse discipline e li fa lavorare su un quartiere della città.
In tour come performer nella produzione di Julian Hetzel, “All Inclusive” (CAMPO Gent; Frascati Theater Amsterdam; Schauspiele Leipzig; Kammerspiele München), presentato in numerosi festival europei, quali “Actoral”, “Impulse”, “Belluard”, “Biennale Teatro”, “Spielart”, “Points communs” e “Mladi Levi”.
Debutta nell’agosto 2021 con lo spettacolo sulla tragica vicenda dei fratelli Peci, “Fratelli. Qual doglia incombe sulla mia città?” in cui è attore e regista. Lo spettacolo viene presentato con successo in Italia e in Belgio durante le stagioni 2021/2022 e 2022/2023.
Assistente alla regia del documentarista Manu Riche per il suo nuovo progetto “Charbon-The Eternal Fire”, docu-fiction cinematografica sull’era dei combustili fossili, sceneggiata da Emanuele Trevi. La sua prossima produzione sarà “La montagna è finita”, spettacolo documentario sulle comunità degli Appennini del Centro Italia, co-produzione italo-belga che sarà presentata in prima europea nel Novembre 2023 presso il C-Mine di Genk.

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